Ritiro d’avvento adolescenti: “Togli le cuffie, Chi ascolta ama!” Giovinazzo 04 Dicembre 2016
11 Dicembre 2016
“Chi ascolta cresce, chi cresce ama, chi ama vive”
Questo è stato il motto del Ritiro D’Avvento adolescenti 2016 che ci ha visti riuniti per imparare e discutere insieme di un tema a noi molto vicino “l’Ascolto” dell’altro e del Signore. Un momento di preghiera iniziale ha aperto la giornata, seguito dalla divisione in gruppi in cui abbiamo avuto la possibilità di esprimere le nostre considerazioni sul tema in questione o semplicemente rispondere ad alcuni spunti di riflessione presenti nel momento iniziale. È seguita una formazione tenutasi da Don Ignazio che ci ha parlato delle condizioni e degli ostacoli dell’ascolto dell’altro. La prima condizione per mettersi in ascolto dell’altro è fare “SILENZIO” ovvero tacere tutto dentro di noi per dedicarci totalmente alla persona che ci parla, la seconda condizione è “L’ATTENZIONE” cioè interessarsi a tutto ciò che l’altro vuole comunicarci, anche se a noi può o non può piacere. Inevitabilmente nell’ascolto dell’altro possiamo incorrere in alcuni ostacoli quali: “l’egocentrismo” cioè pensare alle nostre cose, di conseguenza a noi stessi, non curandoci di ciò che l’altro ci sta comunicando, “le distrazioni” come il cellulare, i vari media e molto altro ancora. Ed infine la frase “ Non ho tempo” che porta a un disinteressamento dell’altro in quanto durante la giornata possiamo trovare qualche minuto per ascoltare la persona che in quel momento ha bisogno di qualcuno che lo capisca e lo conforti. Don Ignazio ha concluso la sua formazione presentandoci tre figure che nella loro vita si sono completamente dedicati all’ascolto della parola di Dio come: Maria, S. Giuseppe e San Francesco. È stato interessante ascoltare le parole di Don Ignazio, molte volte tendiamo a dare queste cose per scontate quando invece non si smette mai di imparare. Nel pomeriggio, ci siamo ridivisi in gruppi nei quali abbiamo condiviso le emozioni provate durante la formazione esponendo ciò che maggiormente ci ha colpito. Abbiamo avuto la possibilità di raccontarCi e ascoltare un nostro fratello, comunicandogli le emozioni provate durante il ritiro, dopo che il responsabile di ogni gruppo ci ha spiegato la differenza tra agenda e diario, siamo stati proprio noi a dover scrivere una pagina di diario in cui esponevamo ciò che il Ritiro ci ha lasciato trascrivendo tutte le nostre emozioni e sensazioni. Come poter non concludere la giornata ringraziando Lui che nel suo amore ci riunisce insieme per adorarLo, ascoltarLo e ringraziarLo, dice un passo del Vangelo di Giovanni “Quale gioia è star con te Gesù” sì è proprio vero non esiste gioia più grande che riunirci insieme nel suo amore, riscoprire il suo volto giorno dopo giorno senza mai stancarsi e lodare sempre il suo nome. Ecco la bellezza dei ritiri: si conoscono nuovi fratelli, la nostra formazione personale viene arricchita e soprattutto ogni volta aggiungiamo un pezzo di puzzle in più per la conoscenza del volto di Cristo e del suo amore.
Nicole Dimallio, fraternità Cerignola