EFFETTO GIFRA: TERRA E CAMBIAMENTO – Ritiro Quaresima Adolescenti
4 Marzo 2015Domenica 1 marzo è stata data la possibilità alla nostra fraternità di partecipare per la seconda volta al ritiro della Gi.Fra di Puglia. Insieme alle altre realtà regionali ci siamo riuniti iniziando la giornata con una celebrazione eucaristica proseguendo con la catechesi di Fra Francesco sulla vita, sul cambiamento. Una catechesi che ci ha invitato a pensare a costruire la felicità con ciò che abbiamo, e non pensando che potremmo trovarla in un futuro con persone o cose che non abbiamo. È stato un momento fantastico, specialmente quando ha parlato delle sensazioni che proviamo, ponendoci tre semplicissime domande: “Cosa sento? Cosa voglio? Cosa decido?”
spiegando perfettamente il nostro stato d’animo facendo poi smuovere qualcosa in noi. Abbiamo visto anche un filmato, «Il Circo Della Farfalla», ma lo abbiamo visto non solo con gli occhi, ma con il cuore le tre domande, capendo che è sbagliato vivere una vita per i sogni dell’altro, ed è sbagliato essere il limite di noi stessi. Per questo la parola che si è presentata per tutta la giornata era:CAMBIAMENTO.
Cambiamento perché, magari non possiamo cambiare il mondo, non possiamo cambiare vita, ma se cambiassimo decisione, se iniziassimo a vivere la vita che vogliamo, i nostri sogni, magari qualcosa la cambieremmo. Se iniziassimo a essere tutti più fratelli e sorelle, a capire che siamo figli di un unico Dio che ci ama nella nostra diversità e che non abbiamo bisogno di alcuna maschera per piacere alla gente, allora ci sarebbe il cambiamento!
Durante i laboratori abbiamo appreso che non bisogna essere superficiali e tralasciare le cose, ma che bisogna osservare di più: dal nome del nostro compagno accanto a noi a ciò che ci circonda; e non stare sempre fissi sui social network ma che bisogna vivere la spontaneità di ogni giorno; altrimenti è un giorno sprecato/ inutile; essere curiosi del mondo; andare alla ricerca di qualcosa di spettacolare e vantarcene per averlo visto con occhi veri, non attraverso un display; ed essere più amichevoli, non essere chiusi in noi stessi perché questo non porta nessun cambiamento.
Poi abbiamo visto un altro filmato. Un filmato che riprendeva varie scene di vari film e/o cartoni animati e sembrava che fosse lui a guardare noi, a scavare dentro di noi per strapparci quell’emozione che abbiamo disegnato su una maschera senza identità.
Il ritiro si è concluso molto allegramente: tra un momento di preghiera e una canzone dei Pentatonix: Mery did you know? (Lo sapevi, Maria?), molto suggestiva.
Il ritorno è stato pieno di risate perché eravamo tutti felici di esser riusciti a creare una specie di legame tra noi e Dio, eravamo più uniti nonostante il fatto che non tutti ci conoscessimo; ma era come se quei visi, quelle risate, quelle parole le vivessi da sempre perché è questo che Dio riesce a fare. Riesce a farci sentire accettati ed è una cosa che bisogna provare nella vita.
Francesca di Lecce
Fraternità di Brindisi la Pietà