ALZA LA VOCE… E ASCOLTA – Ritiro Avvento Giovani
7 Gennaio 201521 Dicembre 2014, quarta domenica d’Avvento. Poche ore ci separano dal Natale.
In questa prima giornata di inverno ogni Giovane Francescano riceve un chiaro invito: “ALZA LA VOCE…E ASCOLTA”. Inizia così il nostro ritiro presso la chiesa di Santa Maria del Casale, ubicata a qualche km dall’aeroporto di Brindisi.
Sono tanti i giovani presenti. Si scrutano nuovi e vecchi volti, sguardi gioiosi e trepidanti, personalità diverse, ma unite dallo stesso Amore, quello che solo Dio sa donare. Dopo la preghiera iniziale, è il momento della catechesi tenuta da don Mimmo che, pronunciando parole dolci ed intense, sottolinea il coraggio e la fiducia di Maria. Coraggio e fiducia. Sì, perché non è semplice pronunciare il proprio “eccomi” ed accogliere pienamente la chiamata del Signore. La prima parte della giornata si conclude con il canto “Annunceremo che tu”, dopo il quale veniamo divisi in quattro gruppi per adempiere con Gioia alla nostra missione, consapevoli che solo la risposta al Suo invito può rendere possibile l’Incontro AUTENTICO.
E allora si parte! Qualcuno di noi annuncia l’Amore di Dio alle persone anziane che nei loro occhi conservano i ricordi della giovinezza e sulla pelle l’intensità di una Storia forse nota a pochi, altri vanno in ospedale per donare un sorriso ai bambini con disabilità e, come diceva un fratello francescano, ritrovarsi a riceverne due. E, infine, c’è chi raggiunge la CARITAS di Brindisi ed ha la possibilità di entrare in contatto con le Vite più disparate. Scambi fatti di reciprocità. E più che dare, oggi abbiamo ricevuto, proprio grazie alla grandezza dell’Amore.
Tornati in chiesa, dopo il nostro , ci sono stati due momenti di condivisione: il pranzo e la formazione di nuovi gruppi per raccontare ai fratelli la mattinata vissuta! E’ stato molto emozionante ascoltare le parole di tanti giovani francescani che hanno accolto l’invito di Dio e INCONTRATO l’Altro anche solo guardandolo negli occhi.
Il ritiro Gi.fra è l’occasione per ricaricare il nostro cuore ed essere capaci di donare quotidianamente quanto ricevuto a chi ci è accanto. Non solo a Natale, ma in ogni istante.
Come diceva, infatti, Sant’Agostino… “LA MISURA DELL’AMORE E’ AMARE SENZA MISURA”!
Impegniamoci, dunque, a seguire l’esempio di Maria che ha accolto il progetto di Dio con fiducia.
Buon Natale a tutti!
Giuliana Geusa
fraternità di Squinzano
ALZA LA VOCE gifrino e ASCOLTA ciò che il Signore ha da offrire alla tua vita, ascolta ciò che il Signore ha da donare alla tua storia per renderla un capolavoro ai suoi occhi. Questo, il tema del ritiro di Avvento Gi.Fra. 2014, svoltosi a Molfetta nella Parrocchia di S. Achille a cui hanno partecipato le fraternità della zona barese. Assetati di Gesù, in una fredda domenica di dicembre ci siamo messi in cammino, per incontrare l’unica fonte d’acqua viva in grado di dissetarci. Dopo il momento di accoglienza iniziale, ci siamo ritrovati insieme durante la Celebrazione Eucaristica a contemplare il grande mistero dell’amore di Cristo per noi, generatosi nel grembo della Vergine Maria. Ciascun gifrino, nella sua vita, è chiamato ad un ascolto coraggioso come ha fatto Maria, a pronunciare quell’eccomi di amore e servizio a Dio e ai fratelli. Maria viveva a Nazareth, piccola città della Galilea, ai tempi di Gesù neanche presente sulle cartine geografiche, un piccolo paesino nel nulla: qui, nel nostro nulla ci chiama il Signore. Le realtà che il vivere quotidiano ci pone dinnanzi sono tante piccole Nazareth, fatte di solitudine, abbandono e non curanza, nelle quali il Signore ci chiama a porci in ascolto come Maria, e a pronunciare giorno per giorno il nostro eccomi di totale fiducia alla sua parola. Anche noi come lei, siamo presi da timori, perchè non è facile affrontare le numerose difficoltà alle quali il Signore ci chiama, ma come Maria dobbiamo avere il coraggio, nel riconoscerci matite nelle mani di un Padre amorevole che ci invita a non avere paura, anzi, ad annunciareattraverso la testimonianza delle nostre vite un Amore che guarisce, un Amore che salva, un Amore che illumina le tante Nazareth dei nostri cuori e delle nostre vite, donando loro nuova luce. Questo significa essere cristiani, mettersi in gioco come Maria, con i tanti timori, con le tante paure. “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”: l’atteggiamento propositivo dell’ascolto deve necessariamente tradursi in uno slancio del cuore, di gioia autentica, che solo la presenza del Signore con noi può donarci. Per questo è stato molto importante il momento di adorazione vissuto: lui è il nostro specchio, riflette non i nostri peccati bensì l’amore che possiamo offrire. Tutto ciò è possibile solo se ci poniamo in un atteggiamento di ascolto che parte dal cuore, non pensando di poter fare sempre e solo da noi stessi, ma lasciando entrare Gesù nella nostra vita e lasciandola trasformare da una parola che salva.. “Il seme affidato alla terra buona, sono coloro che, ascoltando la parola con buone, anzi ottime disposizioni, la intendono e la custodiscono e portano frutti con la perseveranza” (Ammonizione ai Frati FF58). Noi gifrini auguriamoci questo, non solo a Natale, ma per tutta la nostra vita, auguriamoci di essere quel seme buono che ascolta la parola del Signore e seppur tra le tante tribolazioni, perseverando nella fede, la pone in pratica con opere e azioni, non per gloria personale ma come riflesso dell’amore salvifico di Dio nella nostra vita e, attraverso di noi, nella vita dei fratelli. Auguriamoci un Buon Natale del cuore tutto l’anno. Perché nulla è impossibile a Dio e nulla sarà impossibile per noi se ci lasceremo guidare con cuore sincero.
Elena Bartolomucci
fraternità Andria Santa Maria Vetere
“Com’è bello e gioioso stare insieme ai fratelli”.
E’ sempre bello condividere del tempo con persone che professano la stessa fede e hanno in comune lo stesso “ideale”: Gesù.
Domenica 21 dicembre noi ragazzi della GiFra abbiamo partecipato ad un ritiro zonale presso la parrocchia di Sant’Antonio a Foggia.
Dopo una breve accoglienza ai ragazzi provenienti dalla provincia, abbiamo partecipato alla celebrazione eucaristica animata dalla GiFra locale.
Successivamente abbiamo ascoltato la catechesi tenuta da fra Maurizio supportata da alcuni video, uno dei quali ci ha lasciato una domanda su cui riflettere: Tu lo senti o lo ascolti il Natale?
Su questo interrogativo abbiamo riflettuto e discusso nei vari gruppi tenuti dai referenti GiFra di ogni parrocchia.
Dopo la pausa pranzo ci siamo riuniti in chiesa per l’adorazione e la penitenziale.
Con il mandato finale ci hanno assegnato un’ala di carta con su scritto il nome della persona da ricordare nelle nostre preghiere e ci siamo lasciati con la speranza di ritrovarci nuovamente e passare una splendida giornata come quella appena trascorsa.
Chiara Parisano
Fraternità di Foggia Immacolata