Gifraevento Adolescenti “La forma dell’Amore” 18-22 Luglio 2018 Benevento
2 Agosto 2018Ciao a tutti, sono Giuseppe Corcella della fraternità di Barletta e mi hanno chiesto di scrivere del campo adolescenti GiFra nazionale intitolato “La forma dell’amore”, svolto a Benevento.
Il compito assegnatomi non è semplice, scrivere di un’esperienza che andrebbe vissuta è complesso, ma ci proverò.
L’argomento oggetto di relazione è stato il corpo; abbiamo avuto 3 momenti formativi: il primo tenuto dal vescovo di Benevento Mons. Felice Accrocca e i successivi due incontri tenuti dallo psicologo Marco Maggi.
L’argomento del corpo è stato trattato in vari aspetti, in relazione al cibo, alla sessualità, all’amore …
Sono emerse diverse problematiche: i nostri modi di relazionarci col corpo, il corpo come strumento per amare, che a parer mio è la cosa più importante, i nostri rapporti sentimentali, il tabù che è per noi la sessualità, argomenti che grazie a una serie di condivisioni nei gruppi o tra amici, hanno portato ad aprirci e far uscire diverse problematiche più o meno personali.
Non starò qui a descrivere relazioni che andrebbero ascoltate o momenti che andrebbero vissuti, piuttosto cercherò di promuovere un’esperienza magnifica a cui personalmente avrei partecipato anche prima.
I gruppi di quest’anno erano intitolati con una parte del corpo. Non si sottovaluti il far parte di un gruppo, perché almeno nel mio caso far parte del gruppo “pancreas” è stato molto importante, in quanto oltre allo stringere amicizie, mi sono ritrovato a parlare di argomenti di vita personale e non, con ragazzi che conoscevo da pochi giorni, a condividere i pensieri e le sensazioni che mi hanno trasmesso i vari momenti vissuti, o magari a fare lunghe chiacchierate notturne sotto le stelle per conoscersi meglio.
L’organizzazione dei vari momenti è stata dislocata nei vari luoghi di Benevento, tra chiese, piazze e parchi. Scelta che ho trovato molto interessante, perché ha permesso a noi di vedere tutti i luoghi della città e di scoprirne la bellezza, ma al contempo ha permesso anche alla città di scoprire la nostra bellezza, il bello di essere fratelli e di far parte di una famiglia che è la GiFra. Penso che tutti i beneventani (si, è così che si chiamano) che ci hanno guardato, hanno sicuramente portato qualcosa a casa, perché la GiFra ti segna, viverci o solo guardarci lascia un’impronta.
Un campo adolescenti è caratterizzato dallo stare insieme. Si sta insieme mediamente 18h al giorno, con persone che probabilmente non conosci, ma che sicuramente conoscerai; il campo adolescenti è questo: fraternità vissuta nel quotidiano, nei pranzi, nei momenti di preghiera, nelle camminate sotto il sole. A casa porto oltre che un gran numero di amicizie, un gran numero di fratelli, perché in quei giorni tu vivi con loro, dormi con loro e parli con loro, come faresti con un fratello.
Penso che come me anche molti altri, abbiano compreso, che la GiFra non è locale.
Bisogna essere consapevoli del fatto che facciamo parte di una fraternità che è nazionale e bisogna sentire questa appartenenza alla GiFra che è in tutta Italia e nel mondo.
Per concludere, faccio un appello a tutti coloro che stanno leggendo: “se non lo fate già, cogliete queste opportunità, perché sono esperienze uniche che davvero possono segnarvi!”.
Giuseppe Corcella, fraternità di Barletta