Gifraevento Adulti “La forma dell’Amore” 9-12 agosto 2018 Viterbo-Roma
16 Agosto 2018Quest’anno la Gifra nazionale, ha organizzato l’evento estivo che accoglie i gifrini giovani e giovani adulti d’Italia, presso le città di Viterbo e Roma, dal 9 al 12 agosto, intitolandolo “La forma dell’amore”. Durante questi giorni, inoltre, abbiamo festeggiato i 70 anni dalla fondazione della Gioventù francescana durante una serata speciale con testimonianze fondamentali di coloro che hanno fatto parte della storia della Gifra. È stata un’esperienza ricca, colma di vita, di grazia e di fraternità pura. Il cammino che abbiamo affrontato ha messo tutti noi a dura prova, è stato faticoso, ci ha spogliato della nostra forza fisica e ci ha ricolmato di bellezza nel cuore, ci ha trasfigurati. Ciascuno di noi ha sentito il profumo della fatica, ha sentito il profumo dell’altro, è entrato in intimità con lui ed è stato unico. Il Signore si è manifestato in ogni volto incontrato, ogni sorriso, ogni parola o abbraccio donato. La gioia nel cuore è indescrivibile, la pienezza vissuta altrettanto.
Il primo giorno, dopo l’accoglienza presso la Parrocchia di Santa Barbara a Viterbo, abbiamo vissuto un incontro formativo tenuto da Fra Roberto Pasolini, sul tema del discernimento vocazionale, che è la forma dell’amore che siamo chiamati a vivere. Ciascuno di noi è chiamato ad essere sé stesso, ad essere felice, a maturare la propria unicità negli schemi che viviamo nella nostra vita, a superare le aspettative che gli altri hanno su di noi per scoprire la nostra più profonda a vera chiamata alla vita e all’amore. Abbiamo spesso l’abitudine di camminare guardando al passato, di lasciar condizionare il nostro presente dal passato, ignorando la grazia che accompagna il nostro presente. È necessario essere in contatto con i nostri desideri, indagare sull’autenticità di quello che facciamo e desideriamo. È stata una catechesi fondamentale per interrogarsi profondamente sulla nostra vita e su quello che in questa vita siamo chiamati a vivere. Successivamente c’è stato un tempo di riflessione personale e la condivisione in piccoli gruppi. La condivisione è un momento speciale, nel quale si sperimenta l’arte dell’ascolto, del custodire l’altro e la ricchezza che ti sta donando, del donarsi senza paura di essere giudicati. La sera abbiamo vissuto un momento di preghiera presso il Santuario di Santa Rosa da Viterbo, che la Gifra riconosce come sua patrona. In questa veglia abbiamo rinnovato le promesse battesimali. Il Battesimo ci ha resi figli di Dio, un padre che ama incondizionatamente ciascuno di noi per quello che siamo. Santa Rosa è un esempio di santità, di quanto l’essere in comunione con Dio, il sentirsi amati possa renderci gioiosi e forti di vivere e superare le difficoltà, sapendo di essere sostenuti dall’alleato migliore.
Il secondo giorno è stato dedicato al cammino, in comunione con l’intera chiesa cattolica che era in cammino per raggiungere Roma. La giornata si è svolta nella città di Bagnoregio. In mattinata presso la Parrocchia San Francesco, dove Fra Francesco Pasero ha tenuto una catechesi su San Francesco e sul tema del desiderio. San Francesco sogna di diventare cavaliere, sogna in grande. Il Signore progetta per Francesco qualcosa di altrettanto grande che lo porta a raccogliersi dentro di sé mentre il suo desiderio di successo lo porta fuori di sé. Quindi il desiderio autentico ci porta ad essere dentro la nostra vita e noi stessi, non fuori. Francesco sposa la vita religiosa, sceglie di custodire Cristo nell’intimo del suo cuore, il quale riempie il suo cuore di dolcezza. La catechesi è seguita da un momento di cammino per raggiungere un’altra chiesa dove abbiamo vissuto un momento di adorazione e riflessione personale. Il cammino è ripreso verso Civita di Bagnoregio e successivamente un momento di condivisione. La sera è stata dedicata alla festa per il 70 anniversario della fondazione della Gifra. È stato un momento di fraternità e testimonianza importante. Testimonianze di gioia, dei frutti del cammino in Gifra che ci hanno permesso di scoprire la bellezza universale di vivere e servire la fraternità.
Il giorno successivo ci siamo messi in cammino per Roma e abbiamo raggiunto il Circo Massimo, luogo di incontro di tutti i giovani d’Italia, per partecipare alla veglia con Papa Francesco e alla festa in preparazione al Sinodo dei giovani. Il Papa ha donato a noi giovani delle parole ricche di bellezza. Ci ha incoraggiato a non avere paura di rischiare, di sognare in grande, a non accontentarci di sogni piccoli, miseri, comodi, legati al benessere. Ci ha parlato di amore, che è vita, che non tollera mezze misure, che è fedele, sincero, aperto, coraggioso. Nella vita dobbiamo imparare ad ascoltare, a dare testimonianza uscendo da noi stessi. La festa dei giovani è stata nuovamente un’occasione di fraternità, di sano divertimento, animata da diversi cantanti e gruppi musicali. Condividere questo evento con tutti i giovani italiani è stata una bellezza immensa, essere legati dalla fede, da un amore unico che è quello di Dio, dalla speranza di vivere una vita piena, di servizio, liberi dalle aspettative e coraggiosi nell’amare.
Durante la notte bianca è stata data la possibilità di visitare alcune chiese e vivere momenti di preghiera e confessione. La domenica mattina, tutti riuniti a San Pietro abbiamo vissuto la Santa Messa e partecipato all’Angelus del Papa.
È stato molto faticoso, ma auguro questa fatica a tutti vissuta con dei fratelli unici, e fiduciosi in un Dio che è amore e che ci ama. Grazie al consiglio nazionale, ai frati, alla mia fraternità regionale e locale, a Fra Gianluca e a tutti voi che avete fatto parte di questa meravigliosa esperienza, siete un dono speciale. Grazie Signore per la bellezza che mi doni, grazie per il dono della vita, grazie per i fratelli e per questa esperienza. Grazie a tutti. Un abbraccio.
Mariella Bottalico della fraternità di Bari Immacolata