Ritiro d’avvento giovani-giovani adulti: “Parla, il tuo servo ti ascolta” 17-18 dicembre 2016
27 Dicembre 2016Il consiglio regionale della Gifra ha proposto alla fraternità di Puglia un ritiro di avvento dalla forma e dalla durata assolutamente inedite: due giorni di riflessione, pace, serenità, ma anche di gioia, festa e condivisione nella città di San Pio da Pietrelcina: San Giovanni Rotondo.
Giunti nel piccolo ma importantissimo comune del Gargano, dopo aver salutato e riabbracciato le altre fraternità e cenato insieme, i gifrini hanno avuto il privilegio di vivere un momento di veglia e di preghiera nella cripta del Santo di Pietrelcina. Guidati dall’esempio fornito dalla vicenda biblica di Samuele, sono stati introdotti al tema centrale del ritiro: l’ascolto.
La storia del giovane Samuele ha accompagnato tutta la durata del ritiro. Proprio per approfondire la dinamica dell’ascolto, infatti, è stata proposta una lectio-catechesi sul brano della vocazione di Samuele. Questo momento è stato guidato dal ministro provinciale dei cappuccini: Padre Alfredo Marchello. I giovani della Gioventù Francescana sono stati invitati, come il giovane Samuele, a dire: “Parla Signore, perché il tuo servo ti ascolta”. Questo può avvenire nella piena consapevolezza che, come Dio ha istituito Samuele profeta in un momento di difficoltà per il popolo d’Israele, così ognuno di noi può e deve sentirsi chiamato ad essere profeta. Il profeta, però, non è colui che “prevede il futuro” o “interpreta le cose”, bensì colui che si lascia guidare in ciò che fa ed in ciò che dice dalla parola di Dio. Questo gli dà autorità.
La chiamata di Samuele è tornata all’attenzione durante il momento di adorazione guidato dalle clarisse di San Giovanni Rotondo. Alternando la lettura di alcuni passaggi del brano biblico di Samuele, canti, momenti di silenzio ed invocazioni, i giovani della Gifra hanno pregato d’innanzi a Gesù Eucarestia. Grazie alla disponibilità dei frati, inoltre, hanno avuto la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione per prepararsi adeguatamente al Santo Natale.
Dopo aver condiviso il pranzo, infine, la fraternità ha vissuto la celebrazione eucaristica nel santuario di S. Pio. Ascoltata la Parola, mangiato il corpo e bevuto il sangue di Cristo, la celebrazione si è conclusa con un altro segno di grazia. I gifrini, infatti, si sono accostati in processione all’altare per baciare il bambinello che lo stesso S. Pio faceva baciare ai suoi fedeli durante la celebrazione delle festività natalizie.
Infine, scattata la foto di rito sulle scale del sagrato del santuario, è stato il momento dei saluti e degli auguri. Per un tempo di Natale che sia di pace e soprattutto di ascolto.
Francesco Petronella , Altamura Consolazione