Ritiro d’Avvento Giovani – Ora è tempo di Misericordia – Bari, 20/12/2015
4 Gennaio 2016Oggi è domenica. Anzi, per essere precisi è l’ultima domenica di avvento. Il Natale è davvero alle porte e come ogni anno non può mancare il nostro appuntamento fisso con il ritiro d’avvento. La sveglia suona presto: nonostante tanti anni di esperienza nei vari ritiri, il cuore pieno di gioia è lo stesso del primo anno, quando per la prima volta uscimmo dalla nostra realtà locale per incontrare gli altri gifirini. Allora ci affrettiamo per essere puntuali, perché il pullman con a bordo già alcune fraternità ci sta aspettando. Sappiamo in cuor nostro che questo ritiro sarà più profondo di quelli passati, perché ORA E’ TEMPO DI MISERICORDIA.
Arrivati a destinazione, ci raccogliamo in preghiera e subito dopo assistiamo ad un momento formativo con un sacerdote della comunità Nuovi Orizzonti e ascoltiamo con molta attenzione la testimonianza di Alessandro, un trentacinquenne ex tossicodipendente che nella sua vita ha lottato tanto. I suoi guai iniziano quando cerca di riscattarsi da chi lo prendeva in giro per il suo peso; poi le cattive compagnie, lo spaccio, i soldi facili e la droga hanno preso il sopravvento. Ascoltiamo quella storia che sembra quasi un film: è così lontana dalla nostra realtà quotidiana. Conclude, tra gli applausi, affermando che lui non è la persona adatta a dare insegnamenti e invece, come fa notare qualcuno, è adatto e come! Perché lui, come noi, è PRODIGIO DI DIO.
Il secondo momento importante della giornata è l’APERTURA DELLA PORTA SANTA presso la Basilica francescana di Santa Fara con annessa liturgia penitenziale per l’anno giubilare che è appena iniziato. Un momento molto forte e simbolico di questa giornata. Il pomeriggio continua con le confessioni individuali: siamo tutti raccolti in preghiera, il coro intona canzoni per accompagnare le preghiere. Poi la Celebrazione Eucaristica per concludere questa giornata di riflessione. Torniamo a casa arricchiti, come sempre. Sulla strada del ritorno continuiamo a riflettere sulle attività della giornata, a quanto siamo fortunati nella nostra vita: siamo fortunati perché lamentarsi per un voto basso, per un esame non passato, non è niente in confronto ai veri problemi della vita, quei problemi di cui ci parlava Alessandro. Siamo fortunati perché noi non abbiamo dovuto toccare il fondo per incontrare Dio.
Questo ritiro ci ha insegnato tanto e ora che l’attesa è finita, siamo pronti a vivere un Natale di gioia e in fraternità, perché è la persona il vero Natale.
Il Signore ha parlato e ci ha mostrato misericordia, ci ha mostrato la tenerezza di un padre che perdona sempre e comunque, di un padre che ci ama così come siamo, di un padre che guarda solo e direttamente al Cuore di ognuno. Grazie Dio per questa ennesima fortissima esperienza.
Buon Natale a tutti, la fraternità di Lizzano.